Basilicata: Arcicaccia, Enalcaccia ed Italcaccia sul tesserino regionale il massimo della confusione 

Articolo – Sul tesserino regionale si è raggiunto il massimo della confusione. A sostenerlo  in un documento Alfonso D’Amato (Arcicaccia), Antonio Quarato (Enalcaccia), Alessandro Ferrara  (Italcaccia),    Sandrino Caffaro E.p.s.). Già lo scorso anno avevamo interessato L’Assessore Cicala per le troppe proteste pervenute da ogni parte del mondo venatorio in quanto non tutti riescono a gestire la procedura digitale. L’Assessore Cicala molto opportunamente intervenne e fece rilasciare ai richiedenti il tesserino cartaceo. Purtroppo lo fece soltanto verbalmente tant’è che quest’anno si è ripetuta la stessa questione, ma molto più gravosa e confusionaria in quanto, mentre da una parte gli uffici hanno inviato note di diniego del tesserino cartaceo ai richiedenti con età inferiore a 70 anni, come prescritto dalla D.D. n. 834 del 02/07/2024, dall’altra abbiamo collezionato un lungo elenco di cacciatori che hanno ricevuto il tesserino cartaceo molto più giovani dei settantenni.  Una lunga lista di errori o solo un fatto clientelare?  . Premesso che la Legge Regionale 2/95 prevede il tesserino cartaceo o digitale e che solo la determina dirigenziale su citata “obbliga” tutti alla scelta di quello digitale solo per i cacciatori dai settanta anni in su; Premesso per obbligare i cacciatori alla scelta del digitale si sono messe in campo una serie di problematiche (stamparsi da soli il tesserino, andarlo a vidimare in un ufficio regionale, a fine annata inserire i dati di tutte le pagine del libretto sul portale XCaccia) che invece stanno orientando molti cacciatori meno pazienti a non rinnovare il porto d’armi e dunque a rinunciare ad andare a caccia. Dunque considerato che la media anagrafica del cacciatore Lucano si aggira intorno ai sessanta anni e che la scelta del cartaceo è dovuta alla praticità dello strumento oltre che spesso alla carenza di digitalizzazione degli utenti, non si capisce per quale motivo si vuole obbligare i cacciatori a optare per il tesserino digitale. Questa faccenda legata al tesserino regionale ed altre anche più gravi che si stanno consumando per il solo volere di qualcuno e senza alcun coinvolgimento delle Associazioni rappresentanti del mondo venatorio che non condividono dette scelte tecniche/politiche, non fanno altro che inasprire i rapporti con gli uffici e con la politica interessata.  Siamo a chiedere di revocare la D.D. n.834 del 02/07/2024 e di procedere, secondo la legge regionale a stampare e consegnare i tesserini cartacei a quanto ne hanno fatto richiesta. Solo così si potranno riprendere più tranquilli rapporti e farci chiudere un occhio sulle centinaia, forse migliaia di tesserini cartacei consegnati ai non aventi diritto (secondo il D.D. n . 834). Sperando di essere ascoltati e avere positivi riscontri.

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