Pesce siluro, da mostro dei fiumi a prelibatezza: “Alla griglia è squisito”

La specie di grandi dimensioni, mai considerata come cibo, sta conquistando sempre più estimatori

?fmt=webp&url=http%3A%2F%2Fp1014p.quotidiano.net%3A80%2Fpolopoly_fs%2F1.8038601.1662153328%21%2FhttpImage%2Fimage.jpg_gen%2Fderivatives%2Fwidescreen%2Fimage Pesce siluro, da mostro dei fiumi a prelibatezza: "Alla griglia è squisito"
Un esemplare di pesce siluro appena pescato

PER APPROFONDIRE:

ilgiorno.it / Boffalora Ticino (Milano) – Il siluro è – purtroppo – il nuovo re dei nostri fiumi. Sono sempre di più gli avvistamenti di questo infestante pesce, capace di raggiungere misure da record. La legge impone ai pescatori di non reimmetterlo in acqua, pena multe salatissime. Il problema è che, una volta, preso all’amo, in tanti non sanno cosa farsene.”È tossico, non si può mangiare”, raccontano, in coro, diversi appassionati di pesca che hanno avuto a che fare con questo mostro anguilliforme dai lunghi baffi e dalla pelle scivolosa. Davvero le sue carni sono nocive? In realtà non è così, il siluro non è affatto tossico, anzi…

Nell’Europa Orientale, da dove proviene, viene consumato in grandi quantità ed è considerato una vera prelibatezza. Recentemente, anche nelle nostre zone, il siluro inizia ad essere piuttosto richiesto: “Si tratta di un pesce molto buono e saporito. Si può cucinare in vari modi. Noi, dopo aver eliminato testa e organi interni, lo tagliamo a rondelle. Lo mescoliamo con farina e poi lo facciamo cuocere fino a quando non assume una colorazione color oro. A quel punto è pronto. Viene servito con della polenta. Soprattutto i siluri di 2-3 kg sono buonissimi”, confida Elena Maricica Cimpoeru, di origini rumena. Gli fa eco Paolo Gallo, titolare del negozio di pesca sportiva a Robecco sul Naviglio: “È ottimo, soprattutto se di dimensioni piccole, massimo due, tre chili. Si tengono i due filari dorsali e l’intera coda. Cucinato alla griglia è eccezionale. La carne è un po’ grassa ma davvero deliziosa. Lo posso confermare”.

E allora come mai questo pesce alloctono viene disprezzato da così tante persone? Indubbiamente l’aspetto non aiuta. Da piccolo assomiglia ad un pesce gatto ma, crescendo, diventa sempre più simile ad un brutto ceffo con una bocca enorme e piccolissimi occhi. Inoltre, è viscido e sprovvisto di scaglie con una tinta grigio olivastra con piccole chiazze nere.

Come se non bastasse, la sua reputazione rende le persone diffidenti nei suoi confronti. Si narrano leggende metropolitane sul suo conto: da presunti attacchi a mucche o storie di cani divorati (sfatato, invece, da tempo il mito di “siluro cacciatore di uomini”, anche se è vero che non disdegna nessun cibo). Insomma, il siluro brutto, sporco e cattivo? Sarà, ma a chi lo mangia appare… bellissimo.

Lascia un commento