Unione Pescatori Bresciani ripopola il lago di Garda con 250mila trote

Articolo – Il lago di Garda ha ricevuto una nuova ondata di vita grazie all’operazione di ripopolamento ittico realizzata dall’Unione Pescatori Bresciani (UPBS), un’associazione che da oltre 30 anni si occupa della tutela e dell’incremento del patrimonio ittico della provincia di Brescia e della Regione Lombardia.

L’UPBS ha immesso nelle acque del lago ben 250mila trote, di cui 200mila provenienti dall’incubatoio ittico di Desenzano e 50mila da quello di Clusane. Le trote sono state selezionate tra le specie autoctone e adatte al contesto ambientale del Garda, come la trota marmorata e la trota fario.

L’operazione è stata resa possibile grazie al lavoro di volontari, tecnici e ittiologici dell’UPBS, che hanno seguito tutte le fasi del processo, dalla produzione delle uova alla semina delle trotelle. L’obiettivo è quello di arricchire la biodiversità del lago e offrire maggiori opportunità ai pescatori dilettanti, ricreativi e sportivi che frequentano il bacino.

La trota è importante nel lago di Garda perché è una specie autoctona che fa parte della biodiversità e della tradizione gastronomica del territorio. La trota lacustre, in particolare, è un pesce che può raggiungere notevoli dimensioni e che si riproduce nei fiumi immissari del lago. La sua carne è ricca di proteine, ferro, potassio e vitamine, ed è apprezzata per il suo sapore delicato e squisito. La trota è anche oggetto di pesca sportiva e professionale, e richiede la tutela e il ripopolamento da parte di associazioni come l’Unione Pescatori Bresciani. La trota è stata anche citata da Goethe nel suo viaggio in Italia nel 1786, come testimonianza della sua fama e diffusione1. La trota è quindi un simbolo del lago di Garda e della sua cultura.

L’UPBS ha anche avviato un progetto denominato “Marmorata — Temolo”, in collaborazione con Enel Green Power e il Bacino 11 Valle Sabbia, per reintrodurre nel fiume Chiese la trota marmorata e il temolo, due specie minacciate dalla perdita di habitat e dal degrado ambientale. Il progetto prevede l’immissione di altre 8.500 marmorate nel corso dell’anno.

L’Unione Pescatori Bresciani si conferma così una realtà attiva e impegnata nella salvaguardia e nella valorizzazione del patrimonio ittico locale, in armonia con la natura e il territorio.

Lascia un commento