Come funziona una gara di pesca?

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Autore: Roberto Accardi Brakardi – Parlando in termini numerici, i pescatori che non hanno mai fatto una gara in vita loro sono nettamente più di quelli che invece ne fanno, e probabilmente non hanno la minima idea di come funziona una gara di pesca!

La pesca in generale, ma in questo caso parlo di pesca dalla spiaggia, è praticata da milioni di appassionati in tutto il mondo, e per parecchi di questi prima o poi arriva la curiosità di affacciarsi al mondo delle gare:

la motivazione possiamo trovarla nell’indole agonistica, nella semplice curiosità, oppure nel potersi confrontare con gli altri.

Fatto sta che a questo punto arriva la domanda fatidica: “come funziona una gara di pesca?”.

Tante di queste persone ho avuto modo di incontrarle durante i miei corsi di pesca, e quindi ormai sono in grado di scrivere un servizio abbastanza completo basato proprio sull’esperienza delle domande che mi sono state rivolte in tanti anni di esperienza, e delle relative risposte.

Innanzitutto bisogna distinguere le diverse modalità con cui possono essere costruite le classifiche:


CLASSIFICA A PESO

Questo tipo di gara di pesca è probabilmente la più facile da gestire in quanto vince chi pesca di più, considerando che viene dato un punto per ogni grammo di pesce pescato.

Tempo fa l’operazione di pesatura veniva fatta a fine gara, davanti ai partecipanti, e il pescato di ogni concorrente veniva pesato dopo aver verificato che la misura minima fosse superiore ai minimi di legge.

Ora con l’avvento del catch and release il pesce viene salvaguardato e quando questi viene catturato si rileva immediatamente la sua misura con un righello, e tramite una tabella di conversione viene calcolato il peso scientificamente presunto per quella specie con quella dimensione (l’operazione di conversione viene fatta per ovvi motivi a fine gara, utilizzando un riepilogo nel quale sono indicate le misure delle prede catturate da ogni concorrente).

Chi, alla fine della durata della competizione, avrà ottenuto il maggior peso sarà dichiarato il vincitore della prova.

Potrà quindi capitare che uno che pesca venti prede per un totale di 3 chili, possa essere battuto da chi ne pesca solo due, ma con un peso totale di 3 chili e 100 grammi.

È un tipo di gara che ancora esiste e solitamente è un regolamento che viene applicato a quelle gare che preferiscono premiare chi azzarda la strategia di pesca alla preda di grandi dimensioni.

Per completare il discorso su come viene stilata la classifica è bene proseguire nella lettura di questo articolo quando si parla di “settori di pesca”, così avrete le idee più chiare sul perché tecnicamente può capitare che quello con 3 chili possa essere battuto da uno con un chilo di pescato… non spaventatevi!

È un meccanismo perverso ma capirete il perché!


CLASSIFICA A PUNTI

In questo caso la dinamica è identica a quella appena illustrata, ma con la differenza che per ogni preda valida oltre ad un punto per ogni grammo, viene attribuito un bonus preda che può andare dai 30 ai 100 punti.

Per intenderci, una mormora da 21 centimetri prenderà (ad esempio) 105 grammi di peso più 100 punti di bonus, per un totale di 205 punti. La somma dei punti darà forma alla classifica, e vincerà chi avrà totalizzato la maggior somma di punti con il proprio pescato.

Questo regolamento viene adottato da quelle gare che preferiscono premiare il pescatore più abile e veloce, e solitamente chi cattura più prede vince a prescindere dal peso.

Ad esempio una orata da un chilo (che darà 1000 punto peso più 100 punti bonus = 1100 punti) può essere battuta da 5 mormore per un peso totale di 650 grammi, ma che con il bonus diventano 650 + (100×5) = 1150 punti totali.

Anche in questo caso per completare la panoramica su come si vince una gara di pesca occorre leggere anche come vengono suddivisi i partecipanti in “settori di pesca”.


CLASSIFICA A CENTIMETRI

Stilare una classifica a centimetri è ancora più rapido e immediato: il peso non ha alcun valore, e sempre per agevolare la salvaguardia del pesce con il sistema del catch and realease, questi una volta catturato viene immediatamente misurato, oppure momentaneamente messo in un secchio pieno d’acqua dotato di ossigenatore, e poi misurato e liberato.

Una preda, a prescindere dalla specie o dal suo peso, prenderà un punteggio pari ad un punto per ogni centimetro. Ad esempio un sarago da 26 centimetri darà 26 punti, così come una aguglia da 26 centimetri darà ugualmente 26 punti (anche se pesa molto meno).

Questo tipo di regolamento è tipico di quegli eventi che intendono premiare chi cattura più prede, ma che premiano anche la migliore strategia di pesca: ad esempio chi utilizza un assetto per un’azione di pesca a galla alle aguglie guadagnerà centimetri più velocemente rispetto a chi ad esempio imposta la propria azione di pesca a fondo alle mormore (una aguglia da 30 centimetri è abbastanza comune, una mormora da 30 centimetri decisamente no…).

Anche in questo caso vi rimando alla lettura di come funzionano i “settori di pesca”.

Ora che abbiamo illustrato i sistemi di formazione delle classifiche, possiamo parlare dei già anticipati “settori di pesca”, fondamentali per capire in modo completo cos’altro concorra alla formazione di una classifica, e alla determinazione del vincitore di una gara di pesca.


IL SETTORE DI PESCA

Tutti i concorrenti vengono suddivisi in tanti gruppi da 10 concorrenti ciascuno. Come funzionano i punteggi all’interno di un settore di pesca ve lo spiego in questo articolo: clicca qua per leggere Come funzionano le penalità in un settore.

La postazione dedicata al concorrente è solitamente circa 20 metri ed è delimitata da dei paletti numerati e, ovviamente, equidistanti tra loro.

All’interno di ogni “settore di pesca”, alla fine della gara, verrà stilata una classifica di settore sulla base dei criteri che vi ho spiegato prima (a peso, a punti, a centimetri).

Queste mini classifiche vedranno un vincitore, che prenderà 1 “penalità di settore”, il secondo ne prenderà 2, il terzo 3, e così via sino all’ultimo che ne prenderà 10.

Per la vittoria finale quindi concorreranno solo quei concorrenti che hanno vinto il proprio settore, ossia facendo il cosiddetto “primo di settore”:

Se la classifica è in base al peso vincerà chi, con una sola penalità di settore, avrà totalizzato la miglior somma per il proprio pescato.

Se la classifica è in base ai punti vincerà chi avrà totalizzato più punti (peso + bonus), tra quelli che hanno vinto il proprio settore.

Se la classifica è in base ai centimetri vincerà chi avrà totalizzato più centimetri sommando le proprie prede, tra quelli che hanno vinto il proprio settore.

Ora con qualche esempio sono sicuro che il discorso sarà più facilmente compreso:


ESEMPIO: Immaginiamo una gara con 100 concorrenti, questi saranno suddivisi in 10 settori da 10 persone ciascuno. A fine gara avremo 10 mini classifiche che assegneranno le penalità da 1 a 10 in base alla classifica interna di ciascun settore. Queste genereranno quindi 10 primi di settore che concorreranno per la vittoria finale, e che occuperanno la classifica assoluta dal 1° al 10° posto. Tutti i secondi di ogni “settore di pesca” concorreranno in base allo stesso principio alla classifica assoluta dall’11° al 20° posto, e così via sino al 100°.


PERCHE’ DIVIDERE I CONCORRENTI IN SETTORI?

Questa domanda ve la sarete già posta, e se non lo avete ancora fatto ci penso io a porvela: il senso logico di questa suddivisione sta nel fatto che ad esempio 100 concorrenti occupano 100 x 20 mt = 2000 mt di spiaggia, e per cercare di rendere più uniforme il campo gara si evita che il concorrente numero 4 debba gareggiare contro il concorrente numero 88 che sta a 1680 metri da lui!!!

Un settore di pesca composto da 10 persone occupa uno spazio di 200 metri, e anche questi non sono pochi! Però la situazione è decisamente migliore rispetto a quella appena esposta.

SITUAZIONE DIFFICILE DA ACCETTARE…

Nelle classifiche delle gare di pesca, utilizzando la suddivisione dei concorrenti in settori di pesca, si possono creare delle situazioni quasi incomprensibili per chi comincia a fare le gare, ma che in breve tempo vengono apprese e (nella maggior parte dei casi) apprezzate.

Vi faccio un esempio, e ve lo faccio quasi ai confini con lo scandalo, ma vi assicuro che può capitare!!!

SIMULAZIONE: stiamo partecipando ad una gara a peso con 30 concorrenti, e questi vengono distribuiti come da regola in 3 settori di pesca consecutivi (uno attaccato all’altro), tramite dei paletti numerati che vanno da 1 a 30.

postazione Come funziona una gara di pesca?
La postazione

Il concorrente con la postazione sorteggiata numero 1 si metterà nello spazio tra il picchetto 1 e il picchetto 2; il concorrente sorteggiato alla postazione 2 si metterà tra il paletto numero 2 e quello con il numero 3, e così via sino al concorrente assegnato alla postazione numero 30 che si metterà tra il paletto col numero 30 e quello con la scritta “fine campo gara”.

Lo spazio di spiaggia utilizzato sarà quindi di 30 x 20 = 600 metri. Ipotizziamo che a causa della giornata particolare il pesce sia tutto ammassato nella parte sinistra della spiaggia, e che quindi siano a disposizione dei primi numeri, e non dei numeri più alti… cosa succederà?

Che ad esempio i primi dieci concorrenti (nelle postazioni da 1 a 10) se le daranno di santa ragione a suon di pesci, mentre dal 21 al 30 avranno una attività di pesca ridottissima. Alla pesatura potremmo avere una situazione del genere:

SETTORE-10 Come funziona una gara di pesca?
Esempio settore 1
SETTORE-20 Come funziona una gara di pesca?
Esempio settore 2
SETTORE-30 Come funziona una gara di pesca?
Esempio settore 3

In questo caso cosa capiterà?

Il vincitore, come abbiamo già descritto, sarà il migliore tra i primi di settore e quindi avremo

1° assoluto         Mauro con 5.890 grammi

2° assoluto         Mario con 3.890 grammi

3° assoluto         Luca con 890 grammi

…e il quarto chi sarà? Verranno presi in considerazione i secondi di settore, sempre ordinati in base al peso ottenuto e che pertanto saranno:

4° assoluto         Piercarlo con 5.450 grammi

5° assoluto         Ugo con 2.450 grammi

6° assoluto         Mattia con 750 grammi

Ora guardiamo la classifica assoluta tutta assieme:

assoluta-settori-da-10 Come funziona una gara di pesca?
Esempio classifica generale con settori da 10

salta subito all’occhio la famosa situazione anomala che ai nuovi arrivati è equivalente ad un furto a mano armata…

1° assoluto         Mauro con 5.890 grammi

2° assoluto         Mario con 3.890 grammi

3° assoluto         Luca con 890 grammi

4° assoluto         Piercarlo con 5.450 grammi

5° assoluto         Ugo con 2.450 grammi

6° assoluto         Mattia con 750 grammi

Chiedetelo soprattutto a Piercarlo!!! Che con oltre 5 chili di pescato è arrivato 4° assoluto dietro uno che ha pescato solo 890 grammi. Questa è una dinamica che nelle gare di pesca accade spesso, ma se si vede da un punto di vista più ampio si capisce perché questa regola sia più che giusta.

Sarà lo stesso Luca a spiegarvelo: immaginiamo che la stessa gara non sia suddivisa in settori da 10, ma che il settore sia uno unico fatto da 30 concorrenti, gli stessi 30 dell’esempio precedente.

Tutti i pescatori dal numero 1 al numero 20 pescano di più di quelli dal 21 al 30: Luca che in una classifica a settori da 10 si sarebbe classificato 3° assoluto con 890 grammi, con un unico settore da 30 concorrenti nella classifica finale si classificherebbe 21°…

assoluta-settore-da-30 Come funziona una gara di pesca?
Esempio di classifica generale con settore unico da 30

E che colpa ha Luca se è capitato in un settore poco pescoso? Nessuna!

E come è possibile poter competere con un pescatore che dista da Luca diverse centinaia di metri? Immaginate il dramma dei concorrenti con la postazione dal numero 21 al numero 30 che devono passare 6 ore di gara a vedere gli altri pescare…

In questo modo, ossia con i settori da 10, questa situazione viene ridotta parecchio, e la motivazione rimane alta perché anche se è vero che vincendo il proprio settore non si vincerà la gara, ma almeno sul podio ci si può andare!

Forse adesso si comprende meglio il senso della suddivisione in settori da 10 concorrenti ciascuno, o almeno lo spero!


ULTIMI DETTAGLI

…ma non per questo meno importanti!

  • REGOLAMENTI: le gare di pesca sono rette da regolamenti particolari che si rifanno ad una circolare normativa che ogni anno viene pubblicata dalla Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee (F.I.P.S.A.S.), per cui per potervi partecipare bisogna essere tesserati presso una società di pesca che a sua volta sia affiliata alla federazione.
  • DURATA: possono durare dalle 4 ore in su, e in alcuni casi durano anche dal tramonto all’albeggio.
  • NUMERO DI CANNE: a seconda della tipologia si gareggia con una canna, con due canne, o, in particolari trofei, anche con tre canne; ogni canna potrà avere al massimo 3 ami.
  • CAMPIONATI E TROFEI: è la distinzione tra quegli eventi che portano ad una vittoria fine a se stessa (i trofei), oppure ad un percorso di qualificazione che ha come risultato massimo quello di entrare nella nazionale italiana e partecipare così ad un campionato del mondo (i campionati). Di solito chi comincia a fare le gare ha sempre quell’obbiettivo davanti a sé.

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