Tunisia, via alla stagione della caccia il 5 ottobre
Ministero pubblica calendario dettagliato per ogni specie
TUNISI La stagione venatoria 2025/2026 in Tunisia partirà il 5 ottobre prossimo per concludersi, a seconda della specie, il 20 settembre 2026.
Lo ha disposto in un decreto il ministero tunisino dell’Agricoltura pubblicando un calendario dettagliato per ogni specie.
La caccia a lepre, pernice, quaglia sedentaria, piccione selvatico e ganga sarà autorizzata dal 5 ottobre al 7 dicembre 2025. Per il cinghiale e il lupo dorato africano, il periodo andrà dal 5 ottobre 2025 al primo febbraio 2026, con una possibile estensione al 26 aprile 2026, nei governatorati meridionali e centrali, tra cui Tozeur, Kebili, Gafsa, Gabès, Tataouine, Sfax, Sidi Bouzid e Kasserine.
Per gli uccelli migratori la finestra va dal 9 novembre 2025 al 15 marzo 2026. La caccia alla beccaccia sarà limitata ad alcune aree forestali del nord, come Manouba, Siliana, Jendouba, Biserta, Béja, Nabeul, Le Kef, Ben Arous e Zaghouan. A Nabeul, la caccia al falco quaglia sarà consentita dal 5 aprile al 28 giugno 2026. Tortore, piccioni selvatici e varie specie di grandule (catamarano, maculato e coronato) potranno essere cacciate dal 26 luglio al 20 settembre 2026.
Le licenze saranno rilasciate dalla Direzione Generale delle Foreste, con tariffe specifiche per la falconeria, riservata esclusivamente ai cittadini tunisini. Il decreto impone inoltre misure di protezione ambientale, come il divieto di abbandonare bossoli o rifiuti in natura per conciliare le pratiche venatorie con la tutela della biodiversità e della natura. Ogni cacciatore per avere la licenza dovrà dimostrare di essere affiliato a un’associazione o club regionale e pagare una quota associativa di 50 dinari (15,15 euro circa) per i cittadini tunisini e di 100 dinari (30,3 euro circa) per i residenti stranieri temporanei. ANSA