Eos show si trasferisce a Fiere di Parma

Dopo quattro edizioni nel quartiere di Verona l’evento si trasferisce nella Food Valley e guarda a integrazioni con altri settori.

I punti chiave

Articolo – Nuova manifestazione per Fiere di Parma, che rafforza la sua proposta di eventi legati al mondo outdoor acquisendo EOS–European Outdoor show, dedicato i settori della caccia, del tiro sportivo, dell’outdoor, del turismo venatorio, dell’abbigliamento tecnico, della pesca e della nautica leggera.

Dopo quattro edizioni nel quartiere di Verona (l’ultima ha registrato 40mila visitatori), il quinto appuntamento di EOS show si terrà quindi a Parma dal 28 al 30 marzo 2026. Il trasferimento è frutto di una scelta condivisa tra le principali associazioni di categoria, che punta a una crescita strutturata dell’evento e al rafforzamento del suo profilo internazionale, spiegano gli organizzatori.

Il nuovo corso dell’evento

Il nuovo corso della manifestazione è stato presentato ufficialmente a Roma, nella sede di Confindustria, alla presenza di Giovanni Ghini (presidente uscente di Anpam, l’Associazione nazionale produttori armi e munizioni sportive e civili), Pierangelo Pedersoli (presidente di ConArmI, il Consorzio armaioli italiani), Maurizio Zipponi (presidente Cncn, Comitato nazionale caccia e natura) e Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere di Parma.

«Organizzare EOS show a Parma significa unire un progetto in forte crescita con un ecosistema fieristico baricentrico, moderno e aperto all’innovazione – ha detto Antonio Cellie -. Il territorio parmense e il nostro quartiere fieristico offrono spazi ideali per sviluppare nuove aree tematiche. Le condizioni per una nuova fase di sviluppo per un evento di successo sono rappresentate anche dalla continuità del team guidato da Patrizio Carotta».

Il trasloco di EOS show a Parma sarà accompagnato da un nuovo posizionamento in calendario, quasi 45 giorni più avanti rispetto all’edizione precedente. Una finestra temporale più favorevole per gli operatori del settore, in particolare per il comparto del turismo venatorio, spiegano da Fiere di Parma.

L’edizione 2026 si propone di fare un salto di qualità in termini di contenuti e formato. Sono previste nuove aree esperienziali all’interno del quartiere fieristico, dedicate a tutte le tre macro aree tematiche attualmente presenti – attività venatoria, tiro sportivo e outdoor – con un’espansione verso nuove sezioni: cinofilia venatoria, pesca ed enogastronomia legata alla selvaggina. EOS show evolverà anche nel format, integrando una struttura ibrida B2B e B2C pensata per ampliare l’attrattività internazionale, senza rinunciare alla forte componente esperienziale, che ne ha fatto un punto di riferimento per appassionati, professionisti e operatori di settore.

L’impatto economico della caccia

Il settore della caccia, del tiro e dell’outdoor genera in Italia un impatto economico complessivo di circa 8 miliardi di euro (secondo uno studio dell’Università di Urbino), con oltre 88mila occupati e un export che rappresenta l’87% del fatturato). A livello europeo, il mercato dello sport e dell’outdoor supera i 176 miliardi di dollari (secondo Market Data Forecast – Europe Sporting Goods Market), in costante crescita. L’evoluzione di EOS show – anche con nuove sezioni dedicate a pesca, cinofilia venatoria ed enogastronomia – risponde perciò alle esigenze di un mercato in espansione e si conferma un’opportunità strategica per l’intera filiera.

«Il mondo venatorio – spiega Maurizio Zipponi – sta vivendo un’evoluzione, negli ultimi anni, che lo porta a dialogare sempre di più con altri settori, come quello agricolo, accademico e ambientalista. Il territorio di Parma è strategico in questo senso, perché centro nevralgico dell’agricoltura, del cibo e hub di trasversale accesso ad altre realtà. Inoltre, la caccia è alla base di una filiera che stiamo costruendo, quella delle carni selvatiche: essere presenti nella Food Valley italiana, sono certo che farà crescere il settore anche in questa direzione».

«EOS è il momento principale di incontro per tutti i player del mondo armiero, venatorio e del tiro sportivo, dove si disegnano i percorsi futuri di una delle più grandi eccellenze italiane e, di conseguenza, la crescita – ha detto Giovanni Ghini -. Farlo nel contesto di Parma ci darà nuovi stimoli con l’ambizione di poter accogliere quanta più utenza possibile a livello nazionale».

Le opportunità sul territorio parmense

«EOS arriva in un territorio, dunque, dove il tiro sportivo non è solo pratica, ma tradizione radicata e identitaria», si legge nel comunicato diffuso da Fiere di Parma. La città ha una lunga storia legata alla disciplina venatoria e al tiro sportivo, testimoniata dalla presenza di strutture come il Tiro a segno nazionale e il campo di Tiro a volo Po di Polesine parmense.«Non possiamo che guardare con ottimismo alla nuova location, oltre che per la nota ed impeccabile organizzazione logistica, anche per la centralità geografica, che ci permetterà di accontentare una maggiore fetta di appassionati – ha dichiarato Pierangelo Pedersoli. La vicinanza, non solo fisica, al poligono e al mondo del tiro, sono un ulteriore fattore positivo».

Lascia un commento