Stop alla caccia in Liguria, Il Tar annulla il calendario venatorio 2020/21

di Redazione 

L’assessore regionale Mai: “Pronto un nuovo calendario, valuteremo il ricorso al Consiglio di Stato”

Con le sentenze n. 568 e 570, depositata oggi, il Tribunale Amministrativo Regionale  ha definitivamente annullato la delibera della Giunta Regionale della Liguria del 30 aprile scorso, con cui si disciplinava la stagione di caccia per tutto il territorio regionale per la stagione 2020/21, che era già iniziata per la caccia a capriolo e daino. La caccia anche a queste specie da oggi è vietata. L’apertura generale a quasi tutte le altre specie era fissata per la terza domenica di settembre.

Risultato accolto con grande soddisfazione  dalle associazioni ambientaliste Lega Abolizione Caccia, Lav, Enpa e Wwf della Liguria: “Pervicace e fallimentare politica di aggressione al patrimonio naturale dei nostri amministratori, come testimoniano anche le recenti sentenze della Corte Costituzionale in materia di parchi e fauna, che hanno visto varie volte la Regione soccombente per atti illegittimi” commentano.

Ma l’assessore regionale alla Caccia Stefano Mai non esclude il ricorso: “Regione Liguria ha già attivato il procedimento di approvazione di un nuovo calendario al fine di garantire il regolare inizio della stagione venatoria. Contestualmente come Regione valuteremo le iniziative legali più opportune anche al fine di un appello delle decisioni del Tar Liguria al Consiglio di Stato”.

Le criticità individuate dai giudici amministrativi riguardano la mancanza di un piano faunistico venatorio regionale, sottoposto a valutazione di incidenza ambientale per l’impatto sulle specie selvatiche oggetto di caccia, in particolare sul territorio spezzino. Questa carenza di istruttoria tecnica ha determinato la decadenza di tutto il provvedimento.

Il TAR ha poi individuato dei criteri guida per i prossimi anni. Come annunciano Lega Abolizione Caccia, Lav, Enpa e Wwf della Liguria: “In futuro la caccia agli acquatici deve fermarsi al 20 gennaio e non più proseguire sino al 31 gennaio, le specie moriglione e pavoncella devono essere tutelate, non potrà essere fissata una quinta giornata di caccia aggiuntiva ad alcune specie migratrici nei mesi di ottobre novembre,  la caccia al tordo sassello e alla cesena deve terminare il 20 gennaio ed infine  non può essere fissata nei primi 10 giorni di febbraio la caccia al colombaccio”.

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