I pici al ragù di cinghiale

Per pici, per chi non lo sapesse, si intende un formato di pasta fresca tipico di alcune zone della Toscana, soprattutto del Sud. Simili a degli spaghetti, ma molto più spessi, si preparano con la sola farina ed acqua (ed a volte poche uova). Sono i protagonisti di diverse ricette tipiche, come i pici all’aglione, al sugo di anatra o ancora con ragù di selvaggina. Una di queste è la ricetta dei pici al ragù di cinghiale. Ricetta della tradizione, ideale da portare in tavola per il pranzo della domenica, i pici al ragù di cinghiale risultano molto saporiti, così come accade per tutti i piatti a base di selvaggina.

Ingredienti: 400 gr di pici freschi, 400 gr polpa di cinghiale, sedano cipolla e carota per il soffritto, odori vari (rosmarino, alloro, bacche di ginepro, salvia), 200 ml di passata di pomodoro, vino rosso qb, 400 ml di acqua, olio evo, sale e pepe.

Procedimento: ridurre la carne di cinghiale a pezzi e metterla in una terrina a marinare con il vino per 3-4 ore. Preparare un trito di cipolla, sedano e carote e versarlo in una padella con dell’olio evo e gli aromi. Fare soffriggere bene. Scolare la carne conservando il vino rosso e unirla in padella dopo averla passata al tritacarne per ridurla in carne macinata. Fare cuocere fin quando si sarà asciugato il liquido di cottura. Unire adesso il vino della marinatura e farlo evaporare a fiamma alta. Unire quindi la passata di pomodoro e l’acqua e cuocere il tutto molto a lungo (un’ora, un’ora e mezza) a fuoco basso con il coperchio. Regolare di sale e pepe. Cuocere i pici, scolarli nella padella con il ragù di cinghiale e servire subito.

by Roberta F.

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