Svizzera: Legge sulla caccia, cambia la gestione del lupo e del castoro
Dal 1° febbraio via alla regolazione preventiva dei branchi di lupi e a nuove norme sugli abbattimenti dei castori, tra consensi e proteste ambientaliste.

Un lupo nel Wildpark Bruderhaus, fotografato lunedì 5 febbraio 2024 a Winterthur.
Di:SEIDISERA-Dick/SRF/Bleff Articolo
Dal 1° febbraio entra in vigore in Svizzera la nuova legge sulla caccia, votata dal Parlamento nel 2022. Il testo introduce modifiche significative, tra cui un nuovo approccio alla regolazione della popolazione di lupi, passando da un modello reattivo a una gestione preventiva. La revisione ha suscitato accese discussioni negli ultimi anni, ma sembra ora aver ottenuto un consenso più ampio, anche tra le associazioni ambientaliste.
Uno dei principali motivi di preoccupazione è stato l’aumento della popolazione di lupi nel Paese. Nel 2012 era presente un solo branco, mentre otto anni dopo se ne contavano già undici. Oggi si stima la presenza di almeno 35 branchi, per un totale di circa 300-350 esemplari. Questa crescita ha alimentato il dibattito sulla necessità di una regolazione più incisiva. Le associazioni agricole, tra cui l’Unione dei contadini svizzeri, sostengono il nuovo modello proattivo, ritenendolo essenziale per tutelare l’economia alpestre. Tuttavia, chiedono già un ulteriore inasprimento delle norme.
Sul fronte delle predazioni, il Gruppo Lupo Svizzera evidenzia come, dopo il picco registrato nel 2022, si sia osservata una riduzione negli ultimi due anni. Sono in corso studi per determinare se vi sia una correlazione tra gli abbattimenti preventivi e il comportamento del lupo, ma al momento non esistono conclusioni definitive.


Evidenze dei branchi in Svizzera e nel Liechtenstein segnalate su kora.ch
- LBC, Cantoni, privati; mappa: KORA/GIS

Un cartello con la scritta “Proteggere il bestiame e le persone. Regolare i lupi” è appeso alla parete di una stalla, martedì 29 agosto 2023 nei pressi di Zweisimmen (BE)
Nonostante questi sviluppi, permangono questioni aperte. Sia gli agricoltori sia le associazioni ambientaliste chiedono un rafforzamento delle misure di protezione per il bestiame, mentre gli effetti della regolazione proattiva sulla dinamica della popolazione di lupi restano da verificare nei prossimi mesi. Ulteriori interventi saranno possibili tra giugno e agosto, quando potranno essere abbattuti branchi responsabili di danni, purché la richiesta venga approvata dall’Ufficio federale dell’ambiente. Unica eccezione a questa regola riguarda i singoli lupi che rappresentano una minaccia diretta per l’uomo.
Il caso del castoro: nuove misure contestate dagli ambientalisti

Un castoro mangia rami e radici all’Andreasgraben di Zurigo Oerlikon (febbraio 2024)
I castori, protetti dalla legge svizzera dal 1962, svolgono un ruolo fondamentale negli ecosistemi acquatici, contribuendo alla biodiversità e alla regolazione delle acque. Tuttavia, le loro attività, come la costruzione di dighe e la modifica dei corsi d’acqua, possono provocare l’allagamento di campi agricoli e il danneggiamento di infrastrutture. In risposta a queste problematiche, alcune soluzioni alternative sono già in uso, come barriere per proteggere alberi e sistemi di drenaggio per prevenire allagamenti.

Una protezione per alberi in rete metallica e segni di rosicchiatura di un castoro al Riedgraben di Zurigo Oerlikon
“Salviamo il castoro”

È il roditore più grande d’Europa, con un peso che può superare i 30 kg e una lunghezza di circa 1 metro, coda compresa
Resta ora da vedere come i Cantoni applicheranno questa nuova possibilità e quali saranno gli effetti sul delicato equilibrio tra conservazione della natura e gestione delle risorse.