Salt Bae, gli animalisti non sono i benvenuti: i camerieri li trascinano fuori dal ristorante

ArticoloAnimalisti e un ristorante che serve bistecche laminate in oro? Un mix esplosivo, non c’è ombra di dubbio. Ci stiamo naturalmente riferendo a quanto accaduto qualche giorno fa, nella serata di sabato 3 dicembre, nel ristorante londinese del nostro caro Salt Bae (e diciamo “naturalmente” perché siamo certi che il “bistecche laminate in oro” non poteva che farvi venire in mente lui), dove alcuni manifestanti per i diritti degli animali sono stati rimossi fisicamente da alcuni camerieri. Ora, sappiamo che notizie di questo genere, già implicitamente succose, sarebbero ancora più saporite se arricchite da particolare di litigi, urla e gente che si strappa le vesti, ma di fatto tutto ciò che è successo è che una protesta pacifica (e comprensibile) è svanita tra gli applausi dei commensali.

Otto manifestanti appartenenti al gruppo Animal Rebellion avrebbero fatto il loro ingresso al ristorante in questione e, una volta seduti al tavolo, avrebbero preso a sfogliare dei menu finti nei quali erano riportati i punti della loro protesta e le loro richieste. Richieste che, immaginiamo, non sono state accolte; dal momento che una manciata di minuti più tardi i camerieri li hanno invitati a sloggiare. Non ci sono prove di una resistenza attiva da parte degli attivisti, né di una discussione particolarmente accesa: i manifestanti devono semplicemente essersi rifiutati di alzarsi, costringendo il personale a trascinarli fuori dal ristorante. Letteralmente.

Una breve clip condivisa sul profilo Twitter di Animal Rebellion mostra una delle espulsioni, con elegantissimo cameriere in bianco che spalanca le porte del locale. Impettito, dritto come un fuso, la mano sinistra celata dietro la schiena: un linguaggio del corpo che lascia presagire che, entro pochi secondi, dalle porte del ristorante sarebbe uscito un attore, una celebrità, un personaggio politico; e invece ecco quattro sue colleghe che portano in braccio un’attivista per poi poggiarla con delicatezza sul marciapiede. “Grazie per la visita” dicono poi “e arrivederci!”. In sottofondo sentiamo gli ospiti in sala esultare che si sa, per qualche motivo chi mette in discussione l’etica nel consumo di carne sta sulle palle a tutti.

Ora, scherzi a parte: la scena può essere divertente e farsi una risata non è certo un reato, ma è importante sottolineare che, di fatto, il messaggio portato dai manifestanti non dovrebbe rimanere censurato al di sotto del contesto vagamente comico: “Ristoranti come questi sono il simbolo di un sistema che non può più funzionare” ha infatti spiegato un animalista. “Mentre 2 milioni di persone si affidano alle banche alimentari per mangiare, qui uno chef influencer vende bistecche dorate per centinaia di migliaia di sterline“.

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